Don Giulio

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Don Giulio

La pantera, di Adriana Zaccarini
235 pp., edizioni Ulivo, collana “I pedigreed”

 

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[...] Ma erano secoli lontani. Oggi le gerarchie sono cambiate. Eppure, ancora adesso, chi non sa stare al proprio posto, chi viola le regole per un attimo di debolezza, è punito. Tanto più se le regole sono quelle della Mafia. Ambra era infelice, imprigonata in un matrimonio di facciata quando Don Giulio irruppe nella sua vita come l’ombra del destino. L’amore acceca, invade, rianima, riempie ogni buco del cuore, fa credere e sperare. E gli occhi di Don Giulio erano troppo belli anche per Ambra. Trascinta da un amore infinito e contraccambiato, finisce intrappolata in un gioco malvagio e già perduto. [...]

Dalla prefazione di Maria Luisa Polar.

 

[...] Ambra… il suo bisogno di amare e di essere amata, con tutta la sua sensibilità. Un bisogno che ha preso forma gradualmente, attraverso gli anni. Forse faceva già capolino quando, adolescente, fuggendo dal ‘galletto’ fuggiva un po’ anche da se stessa, per non doversi dire, in fondo, quanto la stimolasse quell’approccio diretto, quanto le rimescolasse piacevolmente il sangue quella spavalda sicurezza. Ma le era stato detto che una ragazza ‘perbene’ non si accompagnava a gente come quel giovanotto trasgressore e fuori dagli schemi del comune buon senso. [...]

Dalla postfazione di Anna Romano.

Letture

stralcio

[...] “Ambra… Ambra… Signò, fravulé, m’aggia piglià tutté còse cu gli ntéressi.” Come chi da tempo manca da casa e all’improvviso ne riscopre i sapori e gli odori, lui scandagliava tutto il mio essere. Non sapeva, però, che la donna fra le sue braccia stava nascendo in quell’istante e che la stessa doveva imparare a conoscersi. Le mie mani salirono a strapargli di dosso la camicia e s’imposero sul suo ampio petto. Compresi allora cosa fosse la passione. Lo udivo gemere e mi pareva soffrisse nell’ardore del piacere. Presi dall’estasi di quel momento forsennato, come falene che si bruciano alla luce, noi bruciavamo al fuoco del nostro primo amplesso. [...] Stralcio da Don Giulio – La pantera, pagg. 122-123

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